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In questa guida sono descritte le vie normali e parecchie delle arrampicate facili alle cime delle Alpi Carniche, seguendo generalmente l'ordine delle guide dei Monti d'Italia Alpi Carniche 2 e Alpi Carniche 1, di De Rovere A. e Di Gallo M., ed. CAI-TCI, 1995 e 1988. Gli itinerari escursionistici alle cime sono considerati tali fino a una difficoltà massima di I con un passaggio di II (purché poco esposto): in questi casi sono evidentemente riservati a escursionisti esperti un po' pratici di alpinismo. Essi sono definiti da cinque sintetici giudizi: it. poco remunerativo, it. un poco remunerativo, it. abbastanza remunerativo, it. remunerativo, it. molto remunerativo. Analogamente le arrampicate facili sono definite da cinque sintetici giudizi: it. senza interesse, it. di scarso interesse, it. un poco interessante, it. abbastanza interessante, it. interessante. Tali giudizi hanno solo valore orientativo; ognuno potrà scegliere, in base a notizie più dettagliate e secondo le proprie preferenze e allenamento, gli itinerari più confacenti. Quasi tutte le relazioni sono dell'autore: esse vanno dal 1965 c. in poi; quelle percorse dal 1996 in poi sono più precise e particolareggiate e recano in fondo tra parentesi l'anno cui si riferiscono (se percorse più di due volte si indicano generalmente la prima e l'ultima volta); per le poche relazioni restanti è citata la fonte. Le relazioni sono precedute dai dati tecnici: giudizio sintetico, qualità della roccia (se non specificato si intende buona o discreta), grado di difficoltà (secondo la scala UIAA), dislivelli parziali e totali, orari parziali e totali (soste escluse), ecc.; gli orari complessivi (salita e discesa più le soste) vanno almeno raddoppiati. È importante ricordare che molte delle arrampicate facili alle Alpi Carniche sono su roccette detritiche friabili, come viene specificato in ogni singolo itinerario.